Ep. 09 | Brunetto Latini

di Gianluca Briguglia | Bisogna costruire la politica come una pedagogia, come uno studio, come una cultura. Fare e riflettere. Perché se non c’è riflessione, nessuna azione politica guarda al futuro, nessun atto di potere apre spazi. È su questo che riflette Brunetto Latini durante l’esilio in Francia, dove è costretto a restare per sei lunghi anni a causa della vittoria dei ghibellini a Montaperti nel 1260.In quegli anni, mentre l’Italia affronta tempi duri, Brunetto Latini non si perde d’animo, continua la sua attività notarile, traduce il De Inventione e scrive la sua opera più famosa, il Tresor.In questo modo, colui che è conosciuto soprattutto per essere stato il maestro di Dante, molti anni prima che il poeta nascesse, con concretezza e pragmatismo, educa tutta una generazione alla politica. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

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di Gianluca Briguglia I territori della politica sono spesso oscuri e misteriosi, messi alla prova da pulsioni antisociali ambigue e ambivalenti: paura, ambizione, violenza. Ma quei territori sono gli stessi in cui si radicano e crescono anche il desiderio di libertà, l'aiuto reciproco, la messa in comune delle esperienze, la ricerca di un bene comune. In questa serie si parlerà di politica, ma in modo diverso dal solito: verranno raccontati idee e pensieri di un passato remoto, Medioevo e Rinascimento, che ha dato corpo a paure e speranze, alternando il racconto delle idee di personaggi realmente esistiti, che con il loro pensiero e la loro azione hanno cambiato il modo di vedere la politica, a quello di figure immaginarie, nate per rappresentare incertezze ma anche soluzioni rispetto ai problemi dell'epoca. Le idee e i "mostri" di questo "bestiario politico" appartengono certamente a un mondo lontano, ma sono ancora in grado di sussurrarci dubbi e inquietudini, aperture inaspettate e intuizioni geniali rispetto al mondo in cui viviamo oggi.