Alpini e Molestatori: come la Comunicazione li dipinge molestatori, invece di difenderli… #1127
Ciao, Internet! con Matteo Flora - En podcast af Matteo Flora
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Può la comunicazione di una iniziativa PEGGIORARE una situazione di crisi? Assolutamente sì, ed è il caso degli #Alpini, che con i comunicati della loro bella iniziativa #controlemolestie finiscono per dipingere da soli tutta l’associazione come un covo di molestatori (cosa che francamente non penso che sia), ma che come vedremo è l’UNICO messaggio che traspare dai comunicati.Vediamo perché!L’occasione è data dalla presentazione di una guida, ben fatta ed articolata, che secondo il vice presidente di ANA è “un'iniziativa che senz'altro dovevamo mettere in campo” a seguito delle CENTINAIA di segnalazioni di molestie all’Adunata di Rimini.Una guida che secondo i dirigenti è quindi NECESSARIA per spiegare agli associati che “la società non tollera più le battute e i gesti a sfondo sessuale'' (ah, ma davvero?). Come non fosse qualcosa che dovrebbe essere scontato per tutti, salvo rari casi.No, no, è la Dirigenza stessa a dirci che non solamente è necessario scrivere una guida, ma addirittura prevedere incontri di sensibilizzazione nelle ottanta sezioni nazionali degli Alpini (!!!).Perché evidentemente nel comunicato stai dicendo tra le righe che le molestie sono parte così integrante della tua identità da richiedere uno sforzo di queste dimensioni.Che no, non è una scelta comunicativa saggia, anche se fosse vero.Non solo, in mezzo a questo il goffo e maldestro tentativo del direttore de “L’Alpino” di dire che “Non c'è necessità di chiedere scusa (…) perché già il nostro presidente nazionale dopo l'Adunata si era scusato”: non c’è così bisogno da aver dovuto ingaggiare una femminista (definita ovunque come tale), pagarla per SCRIVERE una guida per spiegare che è sbagliato molestare, fare una conferenza stampa in cui auto-denigri i tuoi associati, fare incontri per spiegare che molestare è sbagliato in tutte e OTTANTA le sedi… Ma no, non c’è necessità. Sicuro, davvero!Nel video tutta l’analisi degli altri macroscopici e impensabili errori di comunicazione che non stessimo parlando di molestie sarebbero divertenti nella loro tragicomicità, ed una domanda sola a cui ancora non riesco a darmi risposta: perché?Perché così spesso si lascia la comunicazione di crisi nelle mani di chi evidentemente non ha gli strumenti per gestirla non dico alla perfezione, ma almeno in modo degno? Perché lasciare che un comunicato come questo distrugga mesi di lavoro di una bella guida e tutto il lavoro di comunicazione?Perché nessuno esige che la gestione sia affidata a qualcuno che davvero conosce la materia e per lo meno eviti questi enormi danni reputazionali ad una Istituzione così importante?Se avete le risposte, vi prego datemele. Perché io non me lo so davvero spiegare…»»»Ti sei già iscritto alla [Membership PRO], per supportare il Canale e avere una serie di contenuti esclusivi?https://www.youtube.com/channel/UCm5H2LH2ISgpX-X5-SP4Vrg/join»»»Io sono MATTEO FLORA, sono un Imprenditore seriale nel Digitale e insegno in università #Reputazione e #Cybersecurity. Mi occupo di #Dati, #Polarizzazioni, Gestione di #Crisi e #Reputazione come Consulente Strategico di Aziende, Enti e Professionisti.Con “Ciao Internet” ti racconto come la Rete ci Cambia, come capirla e usarla al meglio per migliorare la tua vita e professione, non solo digitale.Aziende » http://matteoflora.com/#aziendeTelegram » https://mgpf.it/tgCorso Gratis » https://mgpf.it/nlPer contatti commerciali: [email protected]