[Italian Version ]Tomaso Binga, la rivoluzionaria performer femminista, parla della sua carriera dal 1970 ad oggi

Dior Talks - En podcast af DIOR

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Benvenuti a questo quinto episodio di Dior Talks. Questa serie esplora la relazione tra  il Direttore Creativo delle collezioni donna, Maria Grazia Chiuri, e artiste e curatrici contemporanee. In questo episodio, Katy Hessel, una curatrice, scrittrice e storica dell’arte con base a Londra, parla con Tomaso Binga dell’inizio della sua carriera come artista concettuale femminista in occasione dell’apertura della sua mostra alla Galleria Il Mascherino di Roma.  Tomaso Binga è lo pseudonimo di Bianca Pucciarelli, nata a Salerno nel 1931. A 18 anni lascia la sua città natale per spostarsi a Roma dove, negli anni 60, inizia la sua carriera artistica. Le viene chiesto di esporre le sue opere nel 1971, dopo un attimo di esitazione, inizia a creare ed esporre una serie di opere considerate controverse e provocanti dalla società dell’epoca. Il suo alter ego nasce negli anni 70 quando decide di adottare un nome maschile per denunciare il sessismo del mondo dell’arte e della società italiana. L’unione tra Bianca e Tomaso viene celebrata tramite la performance del 1977, Oggi Spose, dove Bianca Pucciarelli sposa il suo alter ego maschile. Il nome è un omaggio al celebre esponente del Futurismo, Tommaso Marinetti, una fonte di ispirazione per Binga. Il nome Tomaso Binga viene creato come sfida al controllo egemonico degli uomini. Una delle opere più celebri dell’artista è il suo Alfabeto creato negli anni 70, dove il corpo nudo di Binga forma le lettere dell’alfabeto. È questo stesso alfabeto che viene reinterpretato per la scenografia della sfilata Dior Autunno-Inverno 2019. Bianca Pucciarelli è professoressa all’Accademia di Belle Arti di Frosinone e vice presidente della Fondazione Filiberto Menna a Salerno. Le sue opere sono state esposte sia in Itali che all’estero in occasione della 38esima edizione della Biennale di Venezia, la 14esima edizione della Biennale di San Paolo e la Biennale di Lione.  Le opere discusse in questo episodio includono:   Tomaso Binga, Feminist Works, 1970-1980, Galleria Mascherino (March – April 2020), Rome https://flash---art.it/2020/03/tomaso-binga-feminist-works-1970-1980-galleria-mascherino-roma/  Tomaso Binga: A Silenced Victory, Mimosa House, London (September- December 2019) https://mimosahouse.co.uk/tomaso-binga-2  Romana Loda, curator (-2010) http://dspace-unipr.cineca.it/bitstream/1889/3265/1/PERNA-mostre.pdf  Mirella Bentivoglio, poet and curator (1922-2017) https://nmwa.org/explore/artist-profiles/mirella-bentivoglio https://www.centrepompidou.fr/cpv/ressource.action?param.id=FR_R-86fcbd9ef0ef89d5cca5d787204b4d91&param.idSource=FR_P-86fcbd9ef0ef89d5cca5d787204b4d91  Verita Monselles, photographer (1929-2005) https://www.centrephotogeneve.ch/en/artist/verita-monselles/ https://archivioraam.org/en/artist/verita-monselles  Verita Monselles, Ecce Homo, 1976 https://www.artribune.com/attualita/2016/02/dialoghi-di-estetica-raffaella-perna/attachment/verita-monselles-ecce-homo-ii-serie-1976/   Tomaso Binga, Dior Autumn-Winter 2019-2020, February 2019 https://www.youtube.com/watch?v=IQNTDiPoN7g

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